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Dio.
COLIN
elevato.
sviluppo.
(ES 13, 11).
dell’educando.
la sua virtù, … è ciò che fa
abbozzato: bisogna farlo uomo,
in questo lavoro, poiché, di fatto,
niente si fa senza il consenso e la
lavoro di Dio, di svelare al ragazzo
è incaricato di condurre a termine il
quello che egli è, e ciò che egli è per
formare il suo cuore, il suo carattere,
un uomo: è vero; quando l’uomo esce
L’educatore, collaboratore del ragazzo
l’educazione. Non esiste niente di più
“Sì, collaboriam0 con Dio per formare
ha un’alta idea dell’educatore e
dalle mani della sua nutrice, è appena
L’educatore, collaboratore del Creatore:
partecipazione del ragazzo al suo pieno
Gli si dà come una seconda creazione”.
Brochure Maristi Educatio ITA 1-12-2006 10:32 Pagina 4
« mestiere »?
delle loro responsabilità.
sempre rinnovato per suscitare
richiamo delle regole comuni …
della disciplina, sforzo costante e
l’interesse degli alunni, pazienza,
al di là di questo orizzonte troppo
studenti. Come il tale o il tal altro,
limitato. Oppure, al contrario, essa
la matematica, ci hanno trasmesso
Molto spesso, disgraziatamente, la
Richiamiamo alla mente, tuttavia, il
ricordo di quando eravamo scolari o
Correzione di pacchi di compiti, cura
apprezzavano i nostri sforzi ci hanno
fiducia in noi stessi; dal modo con cui
estende in maniera esagerata il campo
Che rapporto esiste tra questa visione,
mentre ci facevano imparare l’inglese o
in cui l’uomo e Dio sono associati nello
stesso lavoro, e la realtà quotidiana del
società non aiuta gli educatori a vedere
Vedere le cose in grande
sospettavamo.
cammino percorso.
nei confronti di Gesù?
amatissimo del Padre.
e scopriva di essere il Figlio
aiutato a valutare noi stessi, a
al ritmo dei pasti, degli incontri
crescere nella stima degli altri, a
È solo a distanza che si misura il
Maria ha forse agito diversamente
scoprire in noi abilità che nemmeno
Nell’oscurità e banalità di Nazareth,
Gesù, nel susseguirsi delle stagioni,
con i vicini, del lavoro di falegname,
prendeva coscienza della sua missione
haïku:
un fagiolino,
una libellula,
trascendenza.»
mettigli le ali,
è un fagiolino.
è una libellula.
strappagli le ali,
Maestro, ascolta:
tenere aperto l’orizzonte della
Oh no, no, ascolta piuttosto:
qualunque sia la loro materia, di
un poeta, parlando con un grande
bonheur, Parole et Silence, 2004)
(Christiane Conturie, Enseigner avec
« Bernard Bro racconta che un giorno
Il Maestro, dapprima non rispose; poi
pittore giapponese, gli propose questo
Gli insegnanti hanno la responsabilità,
dopo un momento di silenzio, rettificò:
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